Maurizio F. Corte. Giornalista, media analyst e scrittore per i media

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Maurizio Corte. Pagina personale: valori, esperienze e curriculum di studi

Mi chiamo Maurizio Corte. Sono un  giornalista professionista, scrittore per i media e un media analyst.

L’ideale che mi guida in tutta la mia attività  è quello di ispirare nelle altre persone il pensiero critico e la comunicazione autentica, in modo che tutti noi possiamo vivere meglio.

L’obiettivo di un comunicare  autentico e di una riflessione critica è di meglio agire in una società  incerta e maledettamente complessa.

Il mio lavoro è di scrivere per i media: giornalismo con articoli professionali per blog e  magazine; libri di saggistica e di scrittura creativa; sceneggiature per film e serie tv (a soggetto e documentari).

Mi occupo, da 25 anni, di analisi dei media. La ricerca  scientifica sui media è quella che mi consente di comprenderne le narrazioni; e di far valere il sapere critico e la comunicazione di qualità. Tutto questo si riversa, poi, nelle ore che dedico alla docenza universitaria.

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Pensiero critico e comunicazione autentica

Pensiero critico e comunicazione autentica passano attraverso un approccio umanistico alle relazioni, alle imprese e ai progetti.

Passione umana, Pensiero critico e Comunicazione autentica  sono il bagaglio  –  al servizio  degli altri e in risposta alle mie spinte interiori –  che porto nelle tre attività a cui mi dedico da decenni:

  • giornalismo d’inchiesta e  scrittura per i media  con il progetto   Il Biondino della Spider Rossa. Crimine, giustizia e media    (come i media rappresentano il crimine e la giustizia)
  • comunicazione e giornalismo interculturale  (con le collaborazioni con SaperInVideo e il giornale Heraldo.it)
  • ricerca scientifica e insegnamento  universitario a contratto all’Università degli Studi di Verona dall’anno accademico 2002-2003 (Comunicazione Interculturale, Giornalismo Interculturale e Multimedialità)

Sono direttore editoriale di Corte&Media, agenzia giornalistica d’informazioni che fa  da colonna portante delle attività di scrittura, di ricerca e di consulenza.

Dall’agenzia Corte&Media, dal Centro Studi Interculturali dell’Università di Verona e dall’associazione culturale ProsMedia è nato il progetto che più ho a cuore: il magazine Il Biondino della Spider Rossa®. È un blog dedicato a come i media rappresentano il crimine e la giustizia (film, serie televisive, libri, giornalismo) e alla vicenda Sutter-Bozano.

Il Biondino della Spider Rossa® è un marchio registrato. Il blog ha anche la newsletter  Crime Window.

NOTIZIARIO dell’agenzia Corte&Media

L’Agenzia Corte&Media è frutto di una serie di competenze che ho acquisito in oltre 40 anni di esperienza come giornalista professionista al giornale L’Arena di Verona (dal 1978 al 2015); come ricercatore e docente all’Università degli Studi di Verona (dal 2003); e come consulente per la comunicazione per imprese e istituzioni prestigiose.

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Maurizio Corte: competenze e servizi

Ecco le competenze e i servizi specializzati di cui mi occupo, come scrittore, giornalista e formatore:

  • Giornalismo e Comunicazione: giornalismo interculturale e investigativo / blogging professionale;
  • Filmmaking e Storytelling: scrittura di sceneggiature di documentari e fiction indipendenti. Il Mibact nel settembre 2022 ha classificato al primo posto il progetto di sceneggiatura Macaia. Il Biondino della Spider Rossa (scritto con Nicoletta Apolito e Gaia Corradino);
  • Analisi dei media nell’ambito del crimine e della giustizia (crime, justice and the media)

Scrivo articoli professionali,  sceneggiature per film, serie televisive e documentari. Mi occupo di scrittura per la saggistica e di scrittura creativa.

Lavoro con una squadra di professionisti – il gruppo ProsMedia – che, come me, vengono dal giornalismo, dalla ricerca universitaria e dalla comunicazione intese come professioni esercitate sul campo.

Come professionisti abbiamo al centro il rispetto e la promozione della dignità umana. E la battaglia per una società più giusta.

Giornalismo Interculturale - Giornalismo Investigativo - Notiziario - Unsplash

Il mestiere di giornalista al servizio delle persone e dei diritti

Ho creato l’agenzia d’informazioni e media analysis Corte&Media per proporre un giornalismo interculturale  e una comunicazione centrati sull’attenzione all’umano e al sociale.

Ho scelto e applico un approccio critico ai media che parte dall’impegno per i diritti delle persone, per una società più giusta e dalla parte dei più deboli.

Possiamo definirli un giornalismo e una comunicazione “dissidenti”? Certo che sì. L’omologazione non mi è mai piaciuta. Le élite ancora meno. Quanto  agli imbroglioni che vogliono manipolare  le persone, quelli li disprezzo proprio.

Di qui la scelta del pensiero critico, della posizione disallineata rispetto a ogni forma di Potere. Di qui anche la scelta per la giustizia sociale, per il rispetto del valore di ciascuna persona, per la battaglia sui diritti umani e civili.

Un’espressione di questo lavoro è proprio il magazine Il Biondino della Spider Rossa®. Crimine, giustizia e media: attraverso le recensioni di libri, film, serie Tv, il blog spiega come i media raccontano il mondo del crimine e della giustizia.

Quello che ho abbracciato è un approccio interculturale di osservazione, analisi e comprensione.

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DAL GIORNALE L’ARENA ALL’UNIVERSITÀ DI VERONA

Dal 1978 al 2015 ho lavorato come giornalista professionista al quotidiano L’Arena di Verona – dalla cronaca agli esteri, dall’economia alla politica. Dal 1990 ho svolto consulenze per la comunicazione – fra imprese e istituzioni – dell’Università degli Studi di Verona, della Provincia di Verona, del Comune di Verona e della Fondazione Cariverona.

Insegno Giornalismo Interculturale e Multimedialità  all’Università degli Studi di Verona, dal 2003, nel corso di laurea magistrale di Editoria e Giornalismo.

Sempre dal 2003 sono docente di Giornalismo e Comunicazione, e membro del comitato scientifico, del Master universitario in “Intercultural competence and management” . E’ un Master in mediazione interculturale, comunicazione e gestione dei conflitti, organizzato dal Centro Studi Interculturali dell’Università di Verona.

Ho scritto quattro libri: tre sulla comunicazione e il giornalismo interculturale editi  da Cedam; uno sul tema crimine, giustizia e media visto attraverso il giornalismo investigativo e d’inchiesta, edito da Cacucci.

I libri sono sono stati adottati, fra le altre, dalle biblioteche delle università americane di Harvard, Yale e Princeton.

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Come ho imparato la professione di giornalista, scrittore e media analyst

Sono laureato in Pedagogia indirizzo filosofico, con una tesi su “Media e diversità culturale”.

Ho poi studiato comunicazione audiovisiva e multimediale all’Università di Ferrara; e comunicazione pubblica all’Università di Siena.

Con corsi in Italia e soprattutto all’estero mi sono specializzato in comunicazione digitale e media strategy, cinematografia e videomaking,  storytelling.

I miei maestri? Sono tre, soprattutto: Brian Clark, fondatore e anima di Copyblogger, che vive in Colorado (Usa); Mark Schaefer, digital marketer e giornalista, che vive nel Tennessee (Usa); e Henneke Duistermaat, copywriter, che vive a Manchester (Regno Unito).

Quello che poi fa la differenza  è il lavoro sul campo, oltre ai maestri che si hanno e che si hanno avuti.

Giornalismo - Comunicazione

Le radici. Dall’officina alla macchina da scrivere

Sono nato in un’osteria con cucina – l’Osteria della Elda, a Verona, lungo il fiume Adige. E sono figlio di un meccanico d’auto, Walter, e di Maria, sua moglie e collaboratrice.

L’officina di mio padre – l’Autofficina Corte Walter a Verona – in cui ho iniziato a lavorare  a 12 anni, nel giugno 1969, finita la seconda media, mi ha trasmesso un metodo di lavoro e la passione per i mestieri onesti.

Mio padre, Walter, mi ha insegnato, il primo giorno in officina, a cominciare dal basso: pulizia degli attrezzi, tuta da meccanico in ordine, attenzione ai dettagli, cura delle persone, mente critica.

Anche da giornalista e comunicatore pulisco gli strumenti con cui lavoro. Colgo i dettagli. Mi prendo cura degli altri. Ho una mente critica.

Non è cambiato nulla, rispetto ad allora. E tutto è cambiato.

Adesso non indosso più la tuta da meccanico: indosso una felpa blu o una camicia azzurra, perché detesto il nero. In tutti i sensi.

Credo che proprio il blu e l’azzurro siano i colori della battaglia per le imprese di successo, per la difesa dei diritti delle persone, per un mondo senza discriminazioni e senza disuguaglianze sociali e culturali. E per una comunicazione human centered.

NOTIZIARIO dell’agenzia Corte&Media